L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) sin dall’inizio dell’epidemia da COVID-19 ha istituito Gruppi di Lavoro tematici che hanno realizzato numerosi Rapporti, alcuni di particolare interesse per i servizi domiciliari e residenziali rivolti agli anziani non autosufficienti.
Lo studio “Assistenza sociosanitaria residenziale agli anziani non autosufficienti: profili bioetici e biogiuridici”, del Gruppo di lavoro ISS Bioetica COVID-19 in collaborazione col Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, propone una riflessione etico-giuridica sulla tutela dei residenti nelle strutture socio-sanitarie, con l’intento di favorire, anche in condizioni emergenziali, pratiche uniformi che pongano al centro la persona e i suoi bisogni.
Il Rapporto si basa sulla considerazione che qualunque forma di istituzionalizzazione può porre a rischio la salvaguardia dei beni essenziali e il rispetto dei diritti delle persone assistite.
Nel documento viene descritto il sistema nazionale di assistenza agli anziani non autosufficienti e vengono esaminati i diritti degli assistiti in riferimento al sistema giuridico italiano. Lo studio, inoltre, affronta alcune tematiche di bioetica clinica riferibili al contesto dell’assistenza medica e infermieristica nelle strutture sanitarie residenziali. Fra i temi trattati vi sono l’abuso sugli anziani, l’autonomia decisionale del paziente, l’uso della contenzione, le cure palliative. Infine, un paragrafo è dedicato all’analisi delle principali criticità che le RSA hanno dovuto fronteggiare nel contesto della pandemia; gli autori, in proposito, sottolineano come la tutela dei diritti e la cura delle persone debbano essere garantite anche durante uno stato di emergenza.